Bisogna distinguere fra quantità e qualità dei dati messi a disposizione in un Tempario:
"tempificare pochi modelli (tanto per iniziare) con una metodologia certificata ed in modo completo" è senz'altro meglio che "tempificare tanti modelli con un criterio errato ed in modo incompleto".
Per poter "tempificare bene" è stata sviluppata e certificata la metodologia che, senza discostarsi troppo dal passato, ne rappresenta una continuità all'insegna della filosofia del continuo miglioramento.
ed è stato costruito il Tempario degli Autoriparatori che sicuramente necessita della collaborazione di tutti per poter essere costantemente aggiornato con i nuovi modelli che vengono di volta in volta immessi sul mercato.
Con il contributo di tutti possiamo proseguire questo cammino del cambiamento.
Insieme e senza sperperare energie che ci indeboliscono, facendoci scoprire il fianco a società estere che sbarcano in Italia pensando di venire ad insegnarci come si riparano le macchine.
Il consumatore Italiano non ha l'anello al naso. Il consumatore Italiano paga profumatamente l'assicurazione e quando subisce un danno vuole che esso venga riparato "A CINQUESTELLE". Ovvero, secondo la miglior tecnica riparativa "a regola d'arte + a regola di costruttore".
Il consumatore Italiano non può fare affidamento su un autoriparatore che gli conteggia il danno basandosi su un tempario fuori dal suo controllo. L'autoriparatore non può lavorare sottocosto, ma l'assicurazione non può risarcire lavori i cui tempi sono stati "gonfiati" da un lato e magari "sgonfiati" dall'altro.
Ecco un esempio di indagine in cui si può chiaramente vedere come, in mancanza di un punto di riferimento che faccia da garante, chiunque può produrre i tempi a proprio uso e consumo:
Sono solamente numeri, ma hanno il loro significato.
Se i tempi sono scritti e conservati da qualche parte e chiunque li può stampare, nessuno potrà più manipolarli a seconda delle proprie convenienze.